Dopo la protesta delle chiavi ecco la rivolta delle carriole: gli aquilani le useranno, domenica prossima, nel centro storico soffocato dai detriti del sisma e l'Uisp sarà al loro fianco. Un'iniziativa di protesta con i cittadini aquilani in prima fila ma anche un'occasione per far leva sull'autorganizzazione delle persone, esasperate dalla lunga attesa. C'è da chiedersi: se la Protezione civile è impegnata in altre faccende chi fa il lavoro della Protezione civile? I cittadini, per l'appunto, che tornano a spalare e sgombrare dai detriti le loro case con le loro mani e con le carriole, esasperati, volontari per necessità. Ancora una volta l’efficientismo all'Aquila nel post-terremoto si arena sul problema più evidente e semplice da risolvere, come lo smaltimento delle macerie del terremoto che sono rimaste lì, sotto gli occhi di tutti.
"La Uisp è solidale con i cittadini di L’Aquila - dice Enrico Maestrelli, responsabile Uisp per la protezione civile - perché protestare per i propri diritti significa lottare per garantirsi un futuro migliore, un diritto alla cittadinanza che mai come in questo caso ha il significato più alto, il diritto a riappropriarsi della propria città, per costruirsi un futuro per sé e poterlo lasciare in eredità ai propri figli come un segnale di appartenenza forte ad una terra che è la loro terra".